Congiunzioni con il pianeta terrestre più piccolo e più vicino al Sole
Proseguendo con la Serie sul nostro meraviglioso satellite, la Luna, passo ora a presentarti dei brevi articoli sul tema congiunzioni e occultamenti con i pianeti del Sistema Solare, ma prima consentimi una velocissima introduzione, sarò quasi istantaneo.
Nel Sistema Solare ci sono 8 pianeti: i primi quattro sono estremamente diversi dagli altri, nell’aspetto e nella composizione, ma anche nella storia evolutiva e nella formazione, per non parlare del fatto che sono anche i più vicini alla nostra stella.
- Mercurio, Venere, Terra e Marte
(piccoli e rocciosi)
Caratteristiche:
- densi
- composizione rocciosa
- hanno pochi o nessun satellite
- hanno atmosfere molto varie (da molto dense a rarefatte o assenti) e di conseguenza anche temperature superficiali molto diverse tra loro
- hanno crateri da impatto e placche tettoniche
È per queste differenze che si è di conseguenza deciso di distinguere tra Sistema solare interno ed esterno, con la prima fascia di asteroidi a rappresentarne idealmente la separazione. Segue una rappresentazione molto semplificata e schematica del Sistema Solare, ma attenzione, devi riflettere bene sul fatto che qui sono rispettate con una certa approssimazione solo le dimensioni relative dei 4 pianeti interni tra loro e quelle dei 4 pianeti esterni tra loro.
Al contrario non sono assolutamente in scala
– le distanze dei pianeti tra loro
– le distanze dei pianeti dal Sole
– l’estensione delle fasce di asteroidi
È tutto molto più lontano e impossibile da rendere in un rettangolo così piccolo, diventerebbero tutti puntini indistinguibili. Guarda infatti queste ulteriori comparazioni di grandezze dove il Sole mostra tutta la sua proporzione gigantesca: se dovessimo riportare qui le distanze anch’esse in proporzioni, distanze davvero notevoli (si parla di milioni e miliardi di km), servirebbe allontanare tutti i corpi così tanto che come puoi immaginare non vedresti praticamente più niente, anche il Sole diventerebbe un puntino luminoso lontano.
- Giove, Saturno, Urano e Nettuno
(giganti, gassosi o ghiacciati)
Questi sono gli altri 4 pianeti, i pianeti esterni, ne vedrai una breve sintetica descrizione quando andrai sui loro capitoli
Ormai probabilmente conoscerai questa comparazione da tempo, ma te la ripropongo perché è sempre bene rammentare quanto sono per noi assurde le distanze anche all’interno del nostro piccolo Sistema: già solo la “piccola” distanza tra la Terra e la Luna, appena 384.400 km in media, che è davvero nulla rispetto alle distanze cosmiche ma anche solo rispetto alle distanze del Sistema Solare, ebbene in questa ridicola distanza in effetti possono rientrare tutti i pianeti del Sistema Solare affiancati, e avanzano ancora circa 8.000 km…
Congiunzione
Luna – Mercurio
Ora veniamo a noi e all’argomento di questo breve articolo tutto dedicato alla congiunzione tra Luna e Mercurio nel cielo notturno. Una congiunzione si verifica quando nel cielo notturno due o più corpi celesti appaiono “vicini” l’uno all’altro…
… ma quel “vicino” è solo un’illusione ottica perché in realtà le distanze reali, come ti ho appena spiegato, sono enormi.
Per cercare di farti capire meglio il grande inganno che provocano le distanze in gioco, confronto Luna e Mercurio arrotondando per comodità i numeri:
- diametro Luna (3.480 km), diametro Mercurio (4.880 km)
Mercurio è più grande di circa 1.400 km
- distanza media Luna (384.400 km), distanza media Mercurio (77 milioni di km)
Ecco perché Mercurio in cielo diventa un puntino appena percepibile, perché lo devi allontanare più di 200 volte!
Questa apparente “vicinanza” è quindi proprio una questione di prospettiva, grazie alla quale tu vedi questi corpi celesti più vicini tra loro del solito.
Tecnicamente si dice che i corpi condividono la stessa longitudine o ascensione retta o longitudine eclittica, ma come dovresti aver capito questo non è un blog tecnico, quindi ti spiego il concetto in modo più empirico e facilitato. Di solito, la distanza tra i corpi celesti durante una congiunzione, per dirsi tale, varia da 0,5° a 9°.
I gradi (o distanze angolari) sono l’equivalente in cielo dei metri e km (o distanze lineari) per la superficie terrestre. Ma cosa significa? Beh, ti può aiutare sapere che 0,5° è la larghezza media di un disco di luna piena. A 0,1° si parla di “grande congiunzione”.
Per accompagnare qualche altro bellissimo scatto della congiunzione oggetto di questo articolo, ti do un’idea di base di questa misurazione in gradi, che se non sei professionista o non hai ricordi di geometria dalla scuola potrebbe risultarti oscura.
- Nota 1: gli oggetti che vedi sulla sfera celeste (cielo) non sono gli oggetti reali che stanno lassù, bensì solo le proiezioni di tali oggetti su questa ipotetica sfera che ci circonda (e questo è tanto più vero poiché uno dei poteri dell’atmosfera terrestre è quello della rifrazione, cioè deviare la luce che proviene dall’oggetto in una posizione diversa da quella reale)
- Nota 2: tu che ammiri il cielo stellato, ad occhio nudo non conosci la distanza di quegli oggetti da te osservatore, ma puoi conoscere la distanza appunto delle loro proiezioni sulla sfera celeste: per misurare la distanza tra 2 punti di una sfera basta misurare l’angolo (o arco di circonferenza) tra loro due che ha vertice in te osservatore
- Nota 3: nel cielo e in geometria, gli angoli di una circonferenza si misurano in gradi. I gradi sono come le ore, divisi in primi e secondi; ogni grado è suddiviso in 60 primi (d’arco) e ognuno di questi in 60 secondi d’arco. Quando le distanze apparenti lo consentono utilizzi i gradi, ma quando sono troppo piccole devi passare ai sottomultipli citati
Distanze angolari misurate approssimativamente con le mani, a braccio teso:
– mano aperta = 20°
– mano chiusa = 10°
– mano chiusa pollice aperto = 15°
– la luna si nasconde dietro al mignolo (Moon Games)
– diametro del Sole = 30 primi d’arco = 0,5 gradi
5 curiosità su
Mercurio
- 1 – è il pianeta terrestre più vicino al Sole (in media 58 milioni di km), ma ATTENZIONE, NON è il più caldo!
Venere, il secondo come distanza, è più caldo di Mercurio, a causa della sua densissima atmosfera che provoca temperature e pressioni proibitive. Mercurio, essendo praticamente privo di atmosfera (solo tracce), ha tuttavia una enorme escursione termica, circa 630° C (1166° F) tra notte e giorno
- 2 – è il più difficile da osservare e fotografare perché, anche se è molto splendente, è il più veloce ed essendo così vicino al Sole è sempre immerso nei chiarori dell’alba o del tramonto
- 3 – è l’unico pianeta ad avere una CODA simile a quella di una cometa (proprio così), la quale può allungarsi infatti per oltre 2 milioni di km: essa è costituita principalmente da atomi di sodio, atomi che vengono strappati alla superficie del pianeta dal vento solare che “soffia” senza alcuna pietà e dal bombardamento costante di micrometeoriti, e poi spinti via e ionizzati dalla pressione di radiazione. Attenzione però, la coda la puoi vedere solo al telescopio con una lunga esposizione e solo utilizzando un filtro opportuno (589 nanometri di lunghezza d’onda)
- 4 – la misurazione del TEMPO è assai strana su Mercurio, vista l’ORBITA ECCENTRICA, la ROTAZIONE LENTA e la RIVOLUZIONE VELOCE:
– 59 giorni terrestri per ruotare sul proprio asse (lentissimo, se pensi alle 24 ore della Terra)
– 176 giorni terrestri sono un “giorno solare”, cioè il tempo che passa per veder riapparire il Sole nello stesso punto in cielo
– 88 giorni terrestri la durata di un anno
Un giorno solare dura il doppio di un anno, perché il Sole sembra sorgere 2 volte in punti diversi e altrettanto per il tramonto, e così serve molto più tempo per vederlo apparire di nuovo nello stesso posto.
- 5 – la sua osservazione diretta è possibile solo 6 volte all’anno:
— subito dopo il tramonto (3 apparizioni all’anno, orizzonte a ovest)
— o poco prima dell’alba (3 apparizioni all’anno, ad est) oppure eccezionalmente durante le eclissi totali; inoltre data la sua velocità, solo per pochi giorni consecutivi
Fonte Roberto Andreotti “I PIANETI TERRESTRI cap. 1 e 2 – MERCURIO e VENERE”
Bene, spero tu abbia gradito questo breve e leggero articolo, ti aspetto al prossimo con Venere. Ciao.
Link della Serie:
- Nel post panoramico di seguito ti presento insieme tutti i link della Serie “Ma guardati luna, ma quanto sei bella!“.
Crediti
- Rossana Miani
- Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project
- Stefano Boccioli
- Leonor Ana Hernandez
- Lorenzo Busilacchi
- Katiuscia Pederneschi
- Bob King
- Andrea Alessandrini
- Roberto Andreotti “I PIANETI TERRESTRI cap. 1 e 2 – MERCURIO e VENERE”
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