Meteoriti, asteroidi, bolidi, meteoroidi, comete, meteore, superbolidi… che confusione! Ma di che oggetti stiamo parlando?
Nel precedente articolo spero di averti chiarito alcune premesse per capire meglio i fenomeni oggetto di questa mini Serie:
– velocità orbitali di questi oggetti che piombano giù nei nostri cieli
– differenze negli strati atmosferici che attraversano
– sublimazione e ablazione che tali oggetti subiscono e che li rendono tanto luminosi
– infine le reti di monitoraggio esistenti
A proposito, se non l’hai ancora fatto, considera la possibilità di iscriverti alla
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prisma_po@inaf.it
Puoi dare un serio e valido contributo
nel localizzare e recuperare le meteoriti cadute sul suolo italiano
Ora passo alle presentazioni di questi corpi e fenomeni collegati, nomi diversi che non sono affatto sinonimi e che devi imparare a non confondere, visto che il rischio è davvero alto.
Li sai distinguere?
Finché sfrecciano
LA FUORI
nel vuoto interplanetario…
… gli oggetti che schizzano a velocità orbitali per noi pazzesche, tutt’intorno alla Terra (escludendo quelli costruiti dall’uomo), sono i cosiddetti “corpi minori” del Sistema Solare, e siccome tutto è relativo, quando troverai l’aggettivo “piccolo” devi intenderlo in confronto alle dimensioni di pianeti e pianeti nani:
COMETA
(COMET)
Crediti per C/2020 F3 Neowise: Bob King (07/2020), Ciro Russo (19/07/2020 Marina di Resina, Puglia), Dario Orizio (19/07/2020 Monte Dasdana, Bagolino), Rossana Miani (05/07/2020 Maserà di Padova, didascalia)
- “Piccolo” corpo solido composto soprattutto di ghiaccio, ciottoli di roccia, polveri e gas, in realtà quindi un grande accumulo di agglomerati, che dimora dormiente nel Sistema Solare esterno (nube di Oort e fascia di Kuiper) finché qualcosa non lo perturba e lo scaglia verso l’interno (“piccolo” rispetto a pianeti e pianeti nani)
- A differenza di un asteroide, è di conseguenza poroso e poco denso.
- Può essere grande da decine-centinaia di metri a decine di km
3 comparazioni eloquenti: la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (4,1 km) con la città di Los Angeles USA – credit Matt Wang – e con la città di Roma (Italia) – credit ESA – e poi la mega-cometa C/2014 UN271 Berardinelli-Bernstein (150 km) e altri oggetti del Sistema Solare, tra cui il primo appena visibile nell’angolo in basso a sinistra è di nuovo proprio la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko – credit Will Gater –
- Molte comete viaggiano nello spazio provviste di chioma e seguite da una o più code, quando nel progressivo avvicinamento al Sole risentono della sua influenza e si fratturano e sgretolano rilasciando in quantità gas e frammenti solidi, e pure occasionali esplosioni; tali code si allungano in direzione opposta man mano che la cometa si avvicina al Sole; esse sono composte di acqua, polveri e diversi gas vaporizzati dall’aumento di calore e soffiati via dall’azione di vento e radiazioni solari.
ASTEROIDE
(ASTEROID)
- “Piccolo” corpo solido fatto di rocce (metalliche e non) e tracce di ghiaccio che orbita il Sole, di solito nella fascia tra Marte e Giove (“piccolo” rispetto a pianeti e pianeti nani)
- Alcuni sono nuclei di vecchie comete
- Può essere grande indicativamente dal metro a centinaia di km, quindi generalmente molto più grande di una cometa
Altre 3 comparazioni eloquenti, questa volta di asteroidi: Dimorphos (160 metri, quello che siamo riusciti a deviare grazie alla sonda DART il 27/09/2022) sopra il Colosseo a Roma – ESA/Science Office; mentre paragonati a New York City e al suo territorio ci sono 3200 Phaeton (5,8 km) insieme ad altri più “piccoli”, e 2 Pallas (512 km) e 4 Vesta (525 km) – credit Video Alvaro Gracia Montoya, MetaBall Studios –
Forse avrai notato che questi corpi astronomici (asteroidi e comete) più sono grandi, più prendono forma sferica: ebbene, è proprio così, finché sono piccoli hanno forma irregolare, ma al di sopra di una certa grandezza (che dipende dalla densità dei materiali di cui sono composti), la gravità che i corpi esercitano su loro stessi li costringe ad assumere una forma sferica, fino in alcuni casi a passare nella categoria dei pianeti nani (come gli ex-asteroidi Cerere e Plutone).
METEOROIDE
(METEOROID)
Attenzione: forse questa è la parola più confusa e che da luogo a maggior confusione, quindi leggi bene e concentrati, una volta che hai veramente compreso non ti sbagli più.
- FRAMMENTO di asteroide o cometa molto piccolo (da qualche millesimo di millimetro FINO indicativamente AL METRO), quindi più grande di un granello di sabbia ma decisamente più piccolo di un asteroide o di una cometa
- Una roccia (frammento di asteroide) oppure un “accumulo di agglomerati di ghiaccio, ciottoli di roccia, polvere e gas” (frammento di cometa) sono definiti meteoròidi se più piccoli del metro e PRIMA che entrino in atmosfera, quando si trovano ancora in Termosfera al di sopra degli 85 km, altra importante differenza oltre alle dimensioni
Come succede che asteroidi e comete si frammentino in pezzi più piccoli, che possono essere altri asteroidi e comete di metri e decine – centinaia di metri, ma anche meteoroidi?
A causa di diversi eventi spaziali:
– collisioni con altri corpi minori del Sistema Solare
– espulsioni di materiali a causa dell’irraggiamento solare
– frantumazioni per forze di marea, dovute a passaggi ravvicinati rispetto ad oggetti più grandi come i Pianeti o il Sole
Ci sei fino a qui?
Ok,
adesso però rallenta…
perché cambia tutto!
Termosfera
120 – 90 km
UNA VOLTA PENETRATO IN TERMOSFERA
ciascuno di questi oggetti…
…diretto o meno verso la superficie, che sia un asteroide (dal metro in su), una piccola cometa o un meteoroide (frammento di asteroide o cometa con diametro dal millesimo di millimetro fino indicativamente al metro escluso), prende nomi diversi a seconda di cos’è e di come si comporta:
METEORA
(METEOR)
“stella cadente”
90 – 50 km
(sciami meteorici
120 – 90 km)
“Meteoroide” … (mentre leggevi solo l’inizio della parola è già successo tutto, quindi ora ti spiego cos‘è successo…)
- … dicevo “meteoroide” (fino al metro) o asteroide (dal metro in su) o piccola cometa che entra a tutta velocità nell’alta atmosfera (termosfera, 500-90 km) venendo così riscaldato dalla collisione con le sue molecole, arriva a 90-80 km (mesosfera) incontrando strati sempre più densi e raggiunge così una temperatura di 2500 K (2226° C, 4040° F) e vaporizza parzialmente o del tutto, producendo una scia luminosa; da solo (“stella cadente”) o annualmente in gruppo (pioggia di meteore, sciame meteorico, questi si consumano completamente tra i 120 e i 90 km). È quindi un fenomeno luminoso di bassa intensità, e aggiungo di brevissima durata, dalla frazione di secondo a pochissimi secondi
BOLIDE
(FIREBALL)
50 – 15 km
Meteora molto brillante con scia persistente avente una luminosità assoluta (riferita ad una distanza di 100 km dall’osservatore) superiore a quella del pianeta Venere, dopo Sole e Luna il corpo celeste apparentemente più brillante del nostro cielo. Si origina da un meteoroide di almeno 10 cm di diametro e può essere visibile in pieno giorno.
Sorvegliati Spaziali, Daria Guidetti, Inaf
- Quota più bassa e durata maggiore rispetto ad una stella cadente, variabile fino ad oltre la decina di secondi
- Può anche produrre esplosioni in atmosfera (fotogrammi in basso del bolide di Chelyabinsk tratti dai video di archivio).
- Normalmente i meteoroidi che causano un bolide non sono grandi a sufficienza da sopravvivere all’impatto con l’atmosfera, vaporizzano completamente
- Il meteoroide di origine asteroidale è solitamente più coeso e più grande di quello di origine cometaria e di solito genera bolidi
- la scia può persistere in atmosfera per ore…
SUPERBOLIDE
(SUPERFIREBALL)
50 – 15 km
- Bolide particolarmente brillante con magnitudine assoluta inferiore alla -17, praticamente può raggiungere la luminosità apparente della luna piena o addirittura raggiungere e superare quella apparente del Sole
- durata variabile fino ad oltre la decina di secondi
- Può anche produrre esplosioni in atmosfera (fotogrammi in basso del bolide di Chelyabinsk tratti dal video di archivio)
- La potenza dell’esplosione o delle esplosioni può arrivare anche, per alcuni istanti, ad illuminare a giorno la notte fonda. Gli oggetti più grandi possono esplodere anche a pochi km dalla superficie terrestre (esempi famosi sono i Tipo “Lugo” tra i 12 e i 50 km, “Chelyabinsk” sui 30 km, tipo “Tunguska” sotto i 12 km)
LA METEORITE
(METEORITE)
terra – acqua – neve – ghiaccio
Così viene chiamato il frammento di meteoroide o asteroide che non riesce a bruciare del tutto in atmosfera e cade/impatta sulla superficie
Il momento del recupero del frammento più grande della meteorite di Chelyabinsk, Siberia, inabissato nel lago ghiacciato Chebarkul, 15/02/2013
- Da pochi grammi (micrometeoriti) a decine di tonnellate (le percentuali di ritrovamento e recupero sono assai basse poiché gran parte della superficie terrestre è costituita da mari, oceani e zone non popolate)
- I bolidi brillanti originati da asteroidi di 2-4 metri, che lasciano cadere meteoriti a terra, avvengono ogni 2 settimane (statistiche CNEOS della Nasa)
- Il meteoroide di origine cometaria in arrivo ha una velocità assai più grande di un frammento di asteroide (3 volte tanto), provenendo da molto più lontano e con orbita retrograda, e quindi pur potendo generare anch’esso un bolide o un superbolide, essendo fragile e poroso sublima vaporizza ed esplode sempre in atmosfera, non arriva mai a terra come meteorite
Il cratere
- nell’impattare con il suolo, spesso la meteorite produce un cratere, le cui dimensioni dipendono da massa, velocità e composizione della stessa meteorite, ma di solito il diametro è 10-20 volte superiore a quello dell’oggetto che lo ha causato. Qui sotto puoi ammirare uno dei crateri più spettacolari che siano rimasti intatti (dei 190 ad oggi conosciuti), divenuto meta turistica, il Meteor Crater in Arizona (Barringer Crater), causato da un asteroide di 50 metri caduto 49.000 anni fa:
– diametro 1,2 km
– profondità 170 mt
– bordo 45 mt
Holsinger Meteorite è il frammento più grande scoperto dell’asteroide che provocò il Meteor Crater.
Poter visitare un luogo del genere è sicuramente un’esperienza unica, poiché entri in quello che qualcuno definisce “un luogo primordiale”, è come se respirassi ancora le vibrazioni residue del cataclisma che fu. Approfitto per presentare qui il bel video breve della visita fatta dall’amica di Facebook Ana Gulic il 19/04/2024, in occasione della spettacolare eclissi totale di Sole negli USA dell’8 aprile di quest’anno.
Poter recuperare e studiare le meteoriti è di importanza fondamentale perché sono dei veri e propri dei fossili spaziali: forniscono ai ricercatori informazioni indispensabili per comprendere come si è formato e si è evoluto il nostro Sistema Solare, e potrebbero forse svelare i segreti dell’origine della vita. La gran parte delle meteoriti è infatti costituita da materiale vecchio di oltre 4 miliardi di anni, rimasto praticamente inalterato fino ad oggi. Inoltre, il pronto recupero di meteoriti appena cadute è fondamentale perché consente di analizzare materiale cosmico che non è ancora stato contaminato dall’ambiente terrestre.
Sorvegliati Spaziali, Daria Guidetti, Inaf
Hai visto un bolide?
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Arrivederci al prossimo post, spero che fino ad ora ti siano piaciuti i miei articoli.
Credit
- Roberto Ciri GAE
- Bob King
- Ciro Russo
- Dario Orizio
- Rossana Miani
- Ana Gulic
- La Macchina del Tempo, di Gaetani Umberto
- rete italiana PRISMA
prisma_po@inaf.it - Sorvegliati Spaziali, per Inaf Daria Guidetti
- Matt Wang
- Will Gater
- Meteo Tràs os Montes – Portugal
- Milena Refacho – IG
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